Oggi voglio parlarvi di un fotografo che ho scoperto su Instagram , mi sono piaciute subito le sue fotografie in bianco e nero e ovviamente ho iniziato a seguirlo. Qualche giorno fa l’ho contatto per chiedergli delle informazioni su una t-shirt che sta vendendo e alla fine mi sono decisa di fargli qualche domanda con l’idea di scrivere questo articolo.

Nicolò Taglia è nato il 4 giugno 1974 a Torino, non è sempre stato un fotografo, per molti anni si è occupato di botanica, progettava e realizzava parchi, giardini… ma un giorno tutto cambiò…Nicolò fa un incidente e per quasi un anno rimane paralizzato… Dopo questo brutto periodo di depressione Nicolò si rialza, reagisce e prende in mano la sua macchina fotografica, inizia a fare fotografie, riprende le cose che lo circondano.
Non lo aveva mai fatto , ma quando scatta il mondo intorno a lui scompare.
“ Per me la fotografia è arte è l’unico fine che le ho dato.”
Con le sue fotografie in bianco e nero ci mostra la realtà, semplice, essenziale ma bellissima. Affronta argomenti reali, forti e ci mostra la realtà e le problematiche della sua città, Torino.
Nicolò Taglia in questi anni ha partecipato a diverse mostre e ha collaborato per la realizzazione di progetti editoriali fotografici.
Mostre:
- Artisti Anonimi 2015 presso Rendez-vous atelier Torino.
- Un sogno in comune 2016 presso Associazione di Animazione Interculturale i Torino.
- Manifesto 2018 presso Charlie “Bird”.
- Amo2018 presso via Pisa 53 Torino
- Foto di Merda 2019 presso Rendez-vous atelier Torino.
- La mia bara2019 presso via Onorato Vignali 217 Torino.
- Look at me2020 Streetview Art Gallery Torino.
Ora voglio approfondire con voi alcuni dei suoi progetti fotografici, quelli che ho apprezzato di più sono:
Amo è una installazione fotografica che è stata esposta nello spazio di via Pisa 53. L’installazione è un insieme di fili da pesca e ami sospesi nel vuoto. L’artista vuole affrontare la tematica del consumo di massa dell’informazione e il rapporto tra i media e le persone. Nel installazione gli ami da pesca prendono il posto delle informazioni, delle notizie giornaliere per rafforzare il concetto di “abboccare”.

La mia bara è un progetto fotografico dedicato alla morte del tempo.
“ Viviamo in epoca in cui le grandi ideologie hanno smesso di attirare la nostra attenzione, una società liquida, secolarizzata in cui i grandi ideali sembrano essere morti. L’unica cosa che continuiamo ad adorare è il “ Dio del tempo”. Il tempo è diventato per noi il bene più prezioso, la modernità fa rima con velocità. Si vedono treni super veloci, i collegamenti alla rete internet devono essere sempre più rapidi, si stanno progettando arerei supersonici. Tutte cose ci permettono di risparmiare tempo, perché in questa strana bulimia di tempo non ne abbiamo mai abbastanza. Continuiamo a divorarlo con voracità. Ma quanto durerà tutto questo? È probabile che un giorno anche questa ideologia tramonti e ci ritroveremo tutti insieme a celebrare la morte del tempo.”
Dario Basile
La mia bara – Walter Visentin e Nicolò Taglia.
Look at me è l’ultimo progetto fotografico di Nicolò, realizzato durante il primo lockdown.
Sono 9 poster di ritratti d’artista che vengono esposti sulle serrande del Circolo Antonio Banfo di via Cervino dove ha sede la Streetview Art Gallery.
“L’arte può recuperare, valorizzare, ripensare l’identità e l’immagine di un luogo evidenziando e valorizzando i percorsi. Può informare e orientare attraverso codici universalmente riconoscibili. E’ diventato urgente per il benessere percettivo e psicologico di chi abita in quest’area, pensare a una loro trasformazione, anche visiva, creando poli d’attrazione, presenze urbane a vari livelli ;diventa quindi strategia di comunicazione ed attrattiva urbana.”
https://www.facebook.com/togaciarte/posts/2882268378696395
“ In natura non esistono specchi in grado di ispezionare l’animo umano, di rendere tangibile l’essenziale nel profondo. Non esistono riflessioni mimetiche capaci di superare l’estetica convenzionale, la stessa che ci impedisce di giungere al puro pensiero. Camminando sono giunta fin qui. LOOK AT ME. Eppure non saprei quantificare la strada percorsa , non potrei farlo, perché nella pratica del camminare i pensieri si disciolgono, sorvolano infiniti territori fisici e mentali in cui lo sguardo si annida.”
Se volete conoscere meglio Nicolò Taglia e vedere tutte le sue fotografie qui sotto trovate i link alla sua pagina Fb e IG.